Palazzo Barone

Descrizione

Allo stato attuale delle conoscenze, è difficile assegnare una precisa datazione all’origine del Palazzo Baronale in argomento. Dall'esame degli archivi comunali non è possibile avere un riferimento cronologico. Allora si è proceduto con un'analisti architettonica delle decorazione e dei fregi dei prospetti principali del palazzo. Da tale analisi si evince che l'edificio è stato realizzato nel periodo post classico. Quindi la costruzione sembra collocarsi nel periodo di tempo nel quale la famiglia Varga-Cussavagallo (circa 1700-1748) possedeva il feudo di Carpino, anche se non è da escludere un riadattamento ai gusti dell'epoca di un edificio già esistente. Ultimi feudatari, ai quali appartenne l’edificio, furono i principi Brancaccio di Carpino fino all’eversione del feudalesimo decretata nel Decennio francese. Con il fascismo il Palazzo divenne Casa del Fascio, e successivamente divenne centro ONMI, e quindi centro per i reduci di guerra. Infine ulteriore sua utilizzazione fu quella di centrale Sip, la società di telecomunicazioni italiana inglobata di recente in Telecom. Attualmente il Palazzo costituisce centro privilegiato di incontri ed inizizative culturali che si svolgono nel corso dell'anno nel Comune di Carpino

Ultimo aggiornamento: 19-01-2024

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